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Live Reviews
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- Verorock (live at Airport One, 16/07/14)
- Metalitalia (live at Orion, 19/06/13)
- Rome by Wild (live at Orion, 19/06/13)
- True Metal (live at Orion, 19/06/13)
- Metalitalia (live at Orion, 19/06/13)
- Entrate Parallele (live at Stazione Birra, 10/12/06)
- Roxxzone (live at Glamattakk festival, 5/7/08)
- Cathouse (live at Glamattakk festival, 5/7/08)
- Tempi Duri (live at Stazione Birra 14/09/08)
- - Piracy
- - House Of Rock
- - Ten Years In Jail
- - Li'l Devil
- - Ridin' On The Road
- - Jonna Wants Two Beers
- - Naked Alice
- - In The Blink Of An Eye
- Disintegration (live at Glam Fest 2, 25/01/09)
- Metalzone On Stage (live at Jailbreak, 7/10/09)
Opening for Giacomo Voli
[...]L'apertura della serata è affidata a una band capitolina, i The Guestz, attivi dal 2006, che ci deliziano con il loro hard rock spumeggiante e sanguigno, con vari brani tratti dal loro ep d´esordio "Not For Money, Just For Glory" (2008) che ha riscosso un buon successo dalla critica del settore e gli ha consentito di aprire per gente del calibro dei Faster Pussycat, Kee Marcello, Airbourne e L.A. Guns solo per citarne alcuni. La band, composta da Mimmo God (voce), Jonna (chitarra), Rob N. Roll (basso) e da Armando Mefisto (batteria) riesce a esprimere tutta la monoliticità e la grinta in brani quali "Naked Alice", "Gettin' Laid", "House of Rock" e "Ridin' On The Road". La ricetta proposta dalla band non è di certo una novità, ma i brani e l´esecuzione sono accattivanti e interpretano al meglio il vero spirito dell' Hard 'n' Heavy classico. Il loro appeal diretto ed energico ha anche una vena autoironica come in "Jonna Wants Two Beers", dedicata ovviamente al chitarrista, mentre ottima è la reinterpretazione del classico dei Rhino Bucket "I Was Told". A chiudere la setlist ci pensano "In The Blink Of An Eye", "Acid Easy" e la cover di "Born To Be Wild" degli Steppenwolf, cantata all'unisono dai presenti.
[...]L'apertura della serata è affidata a una band capitolina, i The Guestz, attivi dal 2006, che ci deliziano con il loro hard rock spumeggiante e sanguigno, con vari brani tratti dal loro ep d´esordio "Not For Money, Just For Glory" (2008) che ha riscosso un buon successo dalla critica del settore e gli ha consentito di aprire per gente del calibro dei Faster Pussycat, Kee Marcello, Airbourne e L.A. Guns solo per citarne alcuni. La band, composta da Mimmo God (voce), Jonna (chitarra), Rob N. Roll (basso) e da Armando Mefisto (batteria) riesce a esprimere tutta la monoliticità e la grinta in brani quali "Naked Alice", "Gettin' Laid", "House of Rock" e "Ridin' On The Road". La ricetta proposta dalla band non è di certo una novità, ma i brani e l´esecuzione sono accattivanti e interpretano al meglio il vero spirito dell' Hard 'n' Heavy classico. Il loro appeal diretto ed energico ha anche una vena autoironica come in "Jonna Wants Two Beers", dedicata ovviamente al chitarrista, mentre ottima è la reinterpretazione del classico dei Rhino Bucket "I Was Told". A chiudere la setlist ci pensano "In The Blink Of An Eye", "Acid Easy" e la cover di "Born To Be Wild" degli Steppenwolf, cantata all'unisono dai presenti.
Opening for Airbourne
[...]La serata è stata aperta alle 20,45 dai romani The Guestz, un gruppo di quattro amici formatosi nel 2006 con all’attivo l’EP autoprodotto Not For Money Just For Glory risalente a cinque anni fa. La musica propinata da questo combo è un viscerale hard rock marcatamente ottantiano con riferimenti ad AC/DC e Motörhead. Nei quarantacinque minuti a disposizione, i The Guestz sono riusciti nella complicata impresa per gli special guest di scaldare la platea che ha gradito pezzi come l’opener Naked Alice, House Of Rock, In The Blink Of An Eye e Jonna Wants Two Beers, tutte estrapolate dal summenzionato EP. Apprezzabili le riproposizioni di I Was Told dei californiani Rhino Bucket e della conclusiva Living After Midnight degli immensi Judas Priest. Accattivante la nuova song Acid/Easy dedicata chiaramente agli AC/DC con tanto di richiamo al famoso riffing di Thunderstruck. Simpatico e bravo il chitarrista Jonna che durante lo show si è pure fumato un paio di sigarette e ha divertito gli astanti con qualche piacevole battuta. Il singer Mimmo God (si è presentato sul palco con una colorata maglietta di Topolino), oltre ad essere dotato di una voce che ben si attaglia all’hard rock, ha dato prova delle sue abilità di frontman. Anche la sezione ritmica si è dimostrata all’altezza della situazione (il bassista Rob N. Röll ha la peculiare caratteristica di essere mancino). Mi auguro che i The Guestz possano affermarsi più compiutamente rispetto a quanto sinora fatto, perché hanno dimostrato di possedere le giuste potenzialità per poter ambire al successo.
[...]La serata è stata aperta alle 20,45 dai romani The Guestz, un gruppo di quattro amici formatosi nel 2006 con all’attivo l’EP autoprodotto Not For Money Just For Glory risalente a cinque anni fa. La musica propinata da questo combo è un viscerale hard rock marcatamente ottantiano con riferimenti ad AC/DC e Motörhead. Nei quarantacinque minuti a disposizione, i The Guestz sono riusciti nella complicata impresa per gli special guest di scaldare la platea che ha gradito pezzi come l’opener Naked Alice, House Of Rock, In The Blink Of An Eye e Jonna Wants Two Beers, tutte estrapolate dal summenzionato EP. Apprezzabili le riproposizioni di I Was Told dei californiani Rhino Bucket e della conclusiva Living After Midnight degli immensi Judas Priest. Accattivante la nuova song Acid/Easy dedicata chiaramente agli AC/DC con tanto di richiamo al famoso riffing di Thunderstruck. Simpatico e bravo il chitarrista Jonna che durante lo show si è pure fumato un paio di sigarette e ha divertito gli astanti con qualche piacevole battuta. Il singer Mimmo God (si è presentato sul palco con una colorata maglietta di Topolino), oltre ad essere dotato di una voce che ben si attaglia all’hard rock, ha dato prova delle sue abilità di frontman. Anche la sezione ritmica si è dimostrata all’altezza della situazione (il bassista Rob N. Röll ha la peculiare caratteristica di essere mancino). Mi auguro che i The Guestz possano affermarsi più compiutamente rispetto a quanto sinora fatto, perché hanno dimostrato di possedere le giuste potenzialità per poter ambire al successo.
Opening for Airbourne
[...] alle 21:15 salgono sul palco i "The Guestz", per riscaldare l'atmosfera e far riempire il sottopalco. La band è piuttosto conosciuta a Roma (è stata anche band della settimana su Rome by Wild) e propone un Hard Rock convincente, divertito e divertente, aiutato anche da una solida presenza scenica. Lo stesso Justin Street, bassista degli Airbourne, sembra aver apprezzato molto la loro performance. [...]
[...] alle 21:15 salgono sul palco i "The Guestz", per riscaldare l'atmosfera e far riempire il sottopalco. La band è piuttosto conosciuta a Roma (è stata anche band della settimana su Rome by Wild) e propone un Hard Rock convincente, divertito e divertente, aiutato anche da una solida presenza scenica. Lo stesso Justin Street, bassista degli Airbourne, sembra aver apprezzato molto la loro performance. [...]
Opening for Airbourne
[...] I quattro salgono sul palco, incastrati alla bell’e meglio tra l’occulta attrezzatura degli headliner e attaccano a suonare senza alcuna remora, per nulla intimiditi dal compito riservatogli. Smargiassi e goliardici, i nostri tirano fuori una mezzora di ottimo hard rock vecchia scuola, tutto riff e assoli, con il cantante Mimmo God che, tra un brano e l’altro, infarcisce l’esibizione di una sana dose di facezie. Il gruppo evita di prendersi troppo sul serio ma non per questo suona in maniera superficiale. Nonostante una lunga tradizione contraria, i settaggi acustici sono miracolosamente ben bilanciati. Il pubblico sotto palco si scalda e accompagna la band mentre propone pezzi propri e cover. Non possono che essere le note degli AC/DC a gettare un ponte tra il quartetto capitolino e il piatto forte della serata. Dopo i doverosi applausi per i The Guestz, c’è tempo per rifiatare prima che il palco venga preso nuovamente d’assalto. [...]
[...] I quattro salgono sul palco, incastrati alla bell’e meglio tra l’occulta attrezzatura degli headliner e attaccano a suonare senza alcuna remora, per nulla intimiditi dal compito riservatogli. Smargiassi e goliardici, i nostri tirano fuori una mezzora di ottimo hard rock vecchia scuola, tutto riff e assoli, con il cantante Mimmo God che, tra un brano e l’altro, infarcisce l’esibizione di una sana dose di facezie. Il gruppo evita di prendersi troppo sul serio ma non per questo suona in maniera superficiale. Nonostante una lunga tradizione contraria, i settaggi acustici sono miracolosamente ben bilanciati. Il pubblico sotto palco si scalda e accompagna la band mentre propone pezzi propri e cover. Non possono che essere le note degli AC/DC a gettare un ponte tra il quartetto capitolino e il piatto forte della serata. Dopo i doverosi applausi per i The Guestz, c’è tempo per rifiatare prima che il palco venga preso nuovamente d’assalto. [...]
Opening for Airbourne
[...] con un’affluenza che risente dei tantissimi appuntamenti musicali di alto spessore in pochi giorni, ecco il resoconto della serata aperta dai The Guestz, altro gruppo di fatto coverband degli AC/DC. Poco pubblicizzati come gruppo d’apertura della data, siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla qualità di questi ragazzi (mica tanto, oramai). Appena entrati nel locale infatti, saggiati subito gli ottimi suoni, siamo stati subito coinvolti nel rock duro dei quattro, debitore ovviamente dei mostri sacri del genere. Loro sono rei confessi (“Se stiamo qui é solo per una band molto famosa che tutti conosciamo”) e non mancano, con la ruffianeria che contraddistingue ogni romano, di accattivarsi le simpatie del pubblico. Poco importa che siano brani loro o cover (“Acid Easy”, “I Was Told” dei Rhino Bucket), il risultato (e anche l’esecuzione) è praticamente lo stesso. Chiedere ai fan per maggiori chiarimenti, galvanizzati al massimo durante l’esecuzione corale di “Living After Midnight” dei Judas Priest, cantata a squarciagola da tutti. Versato il dovuto sudore, il gruppo chiama a gran voce gli Airbourne.
[...] con un’affluenza che risente dei tantissimi appuntamenti musicali di alto spessore in pochi giorni, ecco il resoconto della serata aperta dai The Guestz, altro gruppo di fatto coverband degli AC/DC. Poco pubblicizzati come gruppo d’apertura della data, siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla qualità di questi ragazzi (mica tanto, oramai). Appena entrati nel locale infatti, saggiati subito gli ottimi suoni, siamo stati subito coinvolti nel rock duro dei quattro, debitore ovviamente dei mostri sacri del genere. Loro sono rei confessi (“Se stiamo qui é solo per una band molto famosa che tutti conosciamo”) e non mancano, con la ruffianeria che contraddistingue ogni romano, di accattivarsi le simpatie del pubblico. Poco importa che siano brani loro o cover (“Acid Easy”, “I Was Told” dei Rhino Bucket), il risultato (e anche l’esecuzione) è praticamente lo stesso. Chiedere ai fan per maggiori chiarimenti, galvanizzati al massimo durante l’esecuzione corale di “Living After Midnight” dei Judas Priest, cantata a squarciagola da tutti. Versato il dovuto sudore, il gruppo chiama a gran voce gli Airbourne.
Opening for Soul Doctor and Markonee
[...] L'imponente palco del Stazione Birra [...] vede esibirsi per primi, nell'ultima dataitaliana dei Soul Doctor, i The GuestZ, gruppo che gioca in casa e propone un hard rock veloce ed efficace, anche se abbastanza grezzo, caratterizzato fra l'altro da titoli abbastanza indicativi come "Lil' Devil" e "Ten Years In Jail".I quattro brani in programma racchiudono anche una comparsata sul palco di Steff, chitarrista dei Markonee, che duetta alle sei corde nella riproposizione di "Living After Midnight" dei Judas Priest. [...]
[...] L'imponente palco del Stazione Birra [...] vede esibirsi per primi, nell'ultima dataitaliana dei Soul Doctor, i The GuestZ, gruppo che gioca in casa e propone un hard rock veloce ed efficace, anche se abbastanza grezzo, caratterizzato fra l'altro da titoli abbastanza indicativi come "Lil' Devil" e "Ten Years In Jail".I quattro brani in programma racchiudono anche una comparsata sul palco di Steff, chitarrista dei Markonee, che duetta alle sei corde nella riproposizione di "Living After Midnight" dei Judas Priest. [...]
with Gemini Five, Hollywood Killerz and more
[...] sulle note dell'anthem "Jonna Wants 2 Beers" tocca ai più maturi The Guestz calcare le assi del Colonia Sonora: i quattro sono un gruppo completamente diverso dal precedente, ma non per questo meno interessante. Accompagnati dal giovane batterista Matt (uno dei migliori della serata), le vecchie volpi della scena romana Jonna (chitarra) e Rob n' Roll (basso), hanno messo in piedi una formazione di tutto rispetto, completata da Mimmo God (voce/chitarra ritmica). Il set, quasi del tutto incentrato sul recente, ottimo, ep Not For Money, Just For Glory, fila via liscio come l'olio e la band è pressoché impeccabile. Sentire suonare a questo modo è un piacere per le orecchie, la gente comincia a farsi più numerosa e tutti sembrano apprezzare. Dopo alcuni pezzi propri davvero eccezionali come "Piracy" e "House Of Rock", tocca alla sempreverde "Livin' After Midnight" (Judas Priest) chiudere uno show memorabile.
[...] i francesi Rakel Traxx [...] non sempre sono riusciti a creare quel "muro sonoro" che ha invece contraddistinto l'esibizione dei The Guestz. [...]
[...] sulle note dell'anthem "Jonna Wants 2 Beers" tocca ai più maturi The Guestz calcare le assi del Colonia Sonora: i quattro sono un gruppo completamente diverso dal precedente, ma non per questo meno interessante. Accompagnati dal giovane batterista Matt (uno dei migliori della serata), le vecchie volpi della scena romana Jonna (chitarra) e Rob n' Roll (basso), hanno messo in piedi una formazione di tutto rispetto, completata da Mimmo God (voce/chitarra ritmica). Il set, quasi del tutto incentrato sul recente, ottimo, ep Not For Money, Just For Glory, fila via liscio come l'olio e la band è pressoché impeccabile. Sentire suonare a questo modo è un piacere per le orecchie, la gente comincia a farsi più numerosa e tutti sembrano apprezzare. Dopo alcuni pezzi propri davvero eccezionali come "Piracy" e "House Of Rock", tocca alla sempreverde "Livin' After Midnight" (Judas Priest) chiudere uno show memorabile.
[...] i francesi Rakel Traxx [...] non sempre sono riusciti a creare quel "muro sonoro" che ha invece contraddistinto l'esibizione dei The Guestz. [...]
with Gemini Five, Hollywood Killerz and more
[...] Il secondo gruppo, salito sul palco, sono i romani The Guestz che hanno recentemente pubblicato il loro primo ep intitolato "Not for Money, Just for Glory". Guidati da autentiche garanzie in termini di rock romano quali Jonna e Rob N'Roll, il quartetto ha dato vita ad un set molto potente e preciso dove la batteria di Matt ha trovato molto spazio. Pezzi molto coinvolgenti e granitici quali "House of Rock" e "Jonna wants two beers" hanno saputo fare divertire ed intrattenere le persone presenti. Molto comunicativo è stato il cantante Mimmo God. La band è davvero in gamba strumentalmente e ha già diviso il palco con gente famosa quale Adam Bomb e Kee Marcello. Sono certo che, col tempo, sentiremo sempre più parlare di questi rockers che tengono alto l'onore del rock nella Capitale. [...]
[...] Il secondo gruppo, salito sul palco, sono i romani The Guestz che hanno recentemente pubblicato il loro primo ep intitolato "Not for Money, Just for Glory". Guidati da autentiche garanzie in termini di rock romano quali Jonna e Rob N'Roll, il quartetto ha dato vita ad un set molto potente e preciso dove la batteria di Matt ha trovato molto spazio. Pezzi molto coinvolgenti e granitici quali "House of Rock" e "Jonna wants two beers" hanno saputo fare divertire ed intrattenere le persone presenti. Molto comunicativo è stato il cantante Mimmo God. La band è davvero in gamba strumentalmente e ha già diviso il palco con gente famosa quale Adam Bomb e Kee Marcello. Sono certo che, col tempo, sentiremo sempre più parlare di questi rockers che tengono alto l'onore del rock nella Capitale. [...]
Opening for The Quireboys
Si respira un'aria d'altri tempi all'ormai famoso "Stazione Birra" di Roma, i Quireboys si stanno preparando per la loro seconda data italiana, e a giudicare da quello che si vede dall'ingresso, si prospetta una serata degna del buon nome dell'hard rock . Alle transenne dell'ingresso c'è gente già da qualche ora attendendo pazientemente l'apertura. Mi accorgo con piacere che ad aprire il concerto dei Quireboys ci sono i Guestz, un'altra rock band che sta riscontrando parecchio successo. [...]
Sono circa le 21:30 quando si abbassano le luci per creare la giusta atmosfera per i Guestz che ci deliziano con alcune delle loro canzoni, alcune aggiunte all'ultimo momento per concessione del gruppo principale. Questa è la set list che hanno preparato per noi:
Band veramente gradita da tutti e molto disponibile. Ne sono rimasto positivamente colpito dal ritmo delle loro canzoni e dal loro atteggiamento molto disinvolto. Sono passate le 22 ormai e dopo il gradito l'antipasto ci apprestiamo a degustare il piatto forte della serata, i mitici Quireboys. [...]
Si respira un'aria d'altri tempi all'ormai famoso "Stazione Birra" di Roma, i Quireboys si stanno preparando per la loro seconda data italiana, e a giudicare da quello che si vede dall'ingresso, si prospetta una serata degna del buon nome dell'hard rock . Alle transenne dell'ingresso c'è gente già da qualche ora attendendo pazientemente l'apertura. Mi accorgo con piacere che ad aprire il concerto dei Quireboys ci sono i Guestz, un'altra rock band che sta riscontrando parecchio successo. [...]
Sono circa le 21:30 quando si abbassano le luci per creare la giusta atmosfera per i Guestz che ci deliziano con alcune delle loro canzoni, alcune aggiunte all'ultimo momento per concessione del gruppo principale. Questa è la set list che hanno preparato per noi:
Band veramente gradita da tutti e molto disponibile. Ne sono rimasto positivamente colpito dal ritmo delle loro canzoni e dal loro atteggiamento molto disinvolto. Sono passate le 22 ormai e dopo il gradito l'antipasto ci apprestiamo a degustare il piatto forte della serata, i mitici Quireboys. [...]
Opening for Faster Pussycat, Bang Tango and Beautiful Creatures
[...] Arriva il momento dei The Guestz e il pubblico già incomincia a scaldarsi e agitarsi. La band, infatti, è molto amata da queste parti. I nostri suonano un vero e proprio rock 'n' roll di stampo americano senza troppi "fronzoli e nastrini" e devo dire che il risultato è davvero buono. Tra le canzoni più riuscite la divertentissima "Jonna Wants Two Beers" e "Naked Alice".
[...] Che cosa altro posso aggiungere? Spesso ci sono delle situazioni che mi fanno un po' pensare... posso solamente dire che il mio elogio più grande va alla band dei Guestz, che stasera ha dimostrato di essere l'unica band in buona forma, insieme ai Faster Pussycat ovviamente.
[...] Arriva il momento dei The Guestz e il pubblico già incomincia a scaldarsi e agitarsi. La band, infatti, è molto amata da queste parti. I nostri suonano un vero e proprio rock 'n' roll di stampo americano senza troppi "fronzoli e nastrini" e devo dire che il risultato è davvero buono. Tra le canzoni più riuscite la divertentissima "Jonna Wants Two Beers" e "Naked Alice".
[...] Che cosa altro posso aggiungere? Spesso ci sono delle situazioni che mi fanno un po' pensare... posso solamente dire che il mio elogio più grande va alla band dei Guestz, che stasera ha dimostrato di essere l'unica band in buona forma, insieme ai Faster Pussycat ovviamente.
Opening for L.A. Guns
[...] ad aprire le danze ci sono i The Guestz del Jonna, che a mio avviso oggi sono stati i migliori come sound e carica sul palco suonandoci brani come Jonna Wants 2 Beers o House Of Rock e regalandoci anche un paio di brani nuovi veramente fichi. [...]
[...] ad aprire le danze ci sono i The Guestz del Jonna, che a mio avviso oggi sono stati i migliori come sound e carica sul palco suonandoci brani come Jonna Wants 2 Beers o House Of Rock e regalandoci anche un paio di brani nuovi veramente fichi. [...]